L'arte
schematica:
un progetto di ricerca per le Alpi
Per arte schematica intendiamo per convenzione
la non figurativa, composta essenzialmente dagli insiemi di coppelle,
canaletti e altri segni lineari, spesso accompagnati da simboli e segni
diversi, a formare un repertorio che, in età storica, si arricchisce
di figure geometriche, croci, sigle, date e rare figurine.
Questi insiemi, per cui il termine "arte" è quantomeno
improprio (è preferibile istoriazioni), hanno un'evidente modestia
sul piano estetico e sono a lungo stati ritenuti, inconsistenti su quello
concettuale e simbolico: solo negli ultimi anni l'emergere di nuovi contesti
e le ricerche che ne sono derivate hanno avuto l'effetto di attirare l'interesse
dei ricercatori e di modificare progressivamente la visione complessiva
di questo fenomeno.
Già il Magni, all'inizio del secolo scorso, aveva seriamente indagato
(e splendidamente illustrato) i "massi cuppellati" del Lario;
da allora, lentamente, in tutta la regione alpina ed in tante regioni
d'Europa, è stata scoperta e pubblicata una massa considerevole
di rocce. Negli ultimi quindici anni si assiste ad un incremento di rinvenimenti
e studi, ad una crescita di interesse ed un primo grande risultato è
nella diversa considerazione dei reperti; ci si rende conto, in modo sempre
più chiaro, che lo schematico è portatore di significati
di vasto respiro, di vasta escursione cronologica e di vastissimo ambito
geografico. In sostanza coppelle e canaletti escono dalla "seconda
fila" ed entrano con piena dignità nel ventaglio tematico
di primario interesse dell'arte rupestre e vi entrano soprattutto in quanto
espressione di riscontro universale. Al momento mancano lavori di ampio
respiro, ma è facile notare come scherni dispositivi, associativi,
di fattura e posizionamento in zone anche molto distanti fra loro mostrino
vicinanze notevoli, spesso identità; dò da idea di specifici
indirizzi compositivi vasti come i movimenti culturali che li sottendono,
con ovvie variazioni regionali e di fase, ma come parti di una serie di
reti stratigrafiche di comune impostazione. Intendere tali impostazioni,
cioè precisare le modalità, le linee di diffusione, i significati
più ampi e la cronologia sarà il difficile compito di una
ricerca di lungo periodo; dò sarà possibile solo se verrano
sviluppate e pubblicate esaustive ricerche di area, di valle, di regione,
se cioè verranno preparati i tasselli o meglio le famiglie di tasselli
che permettano di ricomporre mosaici sempre più precisi e ampli.
Quest'ultimo è un programma ideale di breve-medio periodo.
Un programma che darà frutto se si avrà chiara la consapevolezza
delle interconnessioni che legano aree contigue, vallate contigue ed in
certa misura, ad esempio, le Alpi Centrali e l'intero Arco alpino (ed
oltre); con la consapevolezza inoltre che le Alpi si rivelano fra le regioni
più ricche in assoluto d'arte schematica.
Ca'
Bianchi di S. Maria
(Val-malenco, Sonarlo}
R. 1. Rilievo del blocco a coppelle posizionato
di fronte ad una edicola dedicata
alla Vergine col Bambino

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